L'attaccamento
disorganizzato è molto più' frequentemente correlato alla psicopatologia in
generale e a quella borderline e dissociativa in particolare rispetto agli
altri pattern di attaccamento. In effetti rispetto ai pattern di attaccamento
sicuro e insicuro(evitante e resistente/ambivalente) in cui le strategie
comportamentali appaiono essere organizzate e coerenti, sia nella dimensione
della sicurezza che in quella della insicurezza, in questo caso è improprio
parlare di un vero 'pattern'(o modello) di attaccamento data la stessa
disorganizzazione dell'attaccamento nei bambini così classificati alla
"Strange situation procedure"(SSP). Si può dire che la caratteristica
relazionale de questa diade madre/bambino siano la mancanza assoluta di
sintonia( disattunement) e la paura. Infatti la madre nel relazionarsi con il
suo bambino sembra essere assorbita in ricordi relativi a lutti e traumi non
elaborati che, appartenendo ad un passato relazionale, suscitano nel bambino
vissuti di paura e spavento. Non sembra difficile immaginare la mimica di una
madre spaventata da situazioni afferenti ad altri tempi ed altri luoghi che, automaticamente
spaventa il bambino senza che questi possa ravvisare, in quel momento, la causa
dello spavento della madre. In questi casi la madre è classificata come "Frightened/Frightening” ovvero
'spaventata/spaventate'. In altri casi, invece, la madre è direttamente
maltrattante e gravemente trascurante nonché incapace e impotente nel prendersi
cura del figlio che chiede cura e conforto. Questa tipologia di madri è
classificata come "Hostile/Helplessness" ovvero 'Ostili e impotenti'
rispetto ai bisogni di accudimento del bambino. Di fronte ad una madre che è
causa di paura e spavento il bambino si trova davanti ad un paradosso
irrisolvibile: la sua figura di attaccamento (FDA) è nello stesso tempo fonte
di protezione e causa dello spavento. Cosa può fare un piccolo in una
situazione dalla quale non può scappare né chiedere conforto e protezione. Il
bambino sarà preso da una "PAURA SENZA SBOCCO"(Fear without solution)
molto simile ad un attacco di panico. Con la differenza che il bambino non può dire
che ha un attacco di panico e va da uno specialista. Nella Strange situation
questi bambini, al ricongiungimento con la madre, appaiono disorganizzati e
disorientati nei comportamenti. Per esempio' c'è chi si avvicina alla madre con
la testa voltata in un'altra direzione oppure chi si getta per terra o ancora
chi sembra 'congelato'. Sono tutti sintomi di stati dissociativi, il corteo
sintomatologico che segue il 'Sistema di difesa' quando il pericolo è
inevitabile.
Ad ogni modo un bambino
così traumatizzato costruirà dei MOI (Modelli operativi Interni) ovvero delle
rappresentazioni multiple e non integrate di Sé, dell'Altro e di Sé-con-l'Altro
che si potranno alternare oppure slittare, caoticamente e drammaticamente,
secondo i temi del 'triangolo drammatico': il persecutore, la vittima e il
salvatore. Infatti se la FDA aggredisce e spaventa(persecutore) è, nello stesso
tempo, pur sempre quella che fornisce cure(salvatore), mentre il bambino è la
vittima. Ma la dissociazione concerne anche la rappresentazione di Sé che sarà
multipla e frammentata.
Possiamo dire che la
caratteristica di una relazione di questo tipo è la 'Paura relazionale' che
informa questi modelli rappresentativi. Il bambino per cercare di mantenere un
'barlume di vicinanza' con la madre ed evitare, al tempo stesso, la paura e lo
spavento che questa gli incute adotta delle 'strategie Controllanti' facendo
ricorso ad altri sistemi motivazionali come quello del SMI agonistico
'dominante' o nella subroutine di 'sottomissione'. Oppure il SMI dell'accudimento
o, ancora, quello sessuale nei casi in cui ci siano stati dei comportamento
sessualizzati come quelli descritti dalla
teoria freudiana del complesso di Edipo.
Si tratta di strategie
comportamentali che consentono al soggetto una certa organizzazione comportamentale
ed evitare lo spavento e la disorganizzazione connesse al comportamento di
attaccamento. Lo scopo è quello di controllare la disorganizzazione del
genitore per non esserne spaventato nonché l’attivazione del proprio
comportamento di attaccamento. Per esempio, una madre ha un 'figlio terribile'
e in questo modo il figlio può essere 'etichettato' in uno schema condiviso e
comprensibile di comportamento. La madre lo capisce perché il suo è un figlio
'terribile'. In effetti il figlio ha trovato la soluzione ad un comportamento
di attaccamento disorganizzato che lo avrebbe esposto alla paura e alla
disorganizzazione. D'ora in poi, assumerà la 'maschera' del figlio terribile o
del bulletto a scuola con i compagni. In conclusione attaccamenti traumatici
sono significativamente correlati a patologie gravi e l’OMS ha descritto il
trauma(non solo i ‘macrotraumi’ di tipo sociale ma anche i traumi relazionali
che si ripetono nello sviluppo) come fattori accertato e aspecifico di rischio
per la salute psichica e fisica. Ciò vuol dire che un trauma precoce espone,
non solo ad un DPTS, ma a patologie dissociative e borderline nonché ad altre
gravi malattie ad alta incidenza genetica come schizofrenia, disturbi bipolari
e psicosi. Possiamo fare, per intenderci, un parallelo con il fumo di
sigaretta. Esso è un fattore di rischio non solo per il cancro al polmone, ma
anche per altre patologie. Così è il trauma; un fattore di rischio non solo per
il DPTS, per i disturbi dissociativi e borderline, ma anche per altri disturbi
di personalità.
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