I più si domanderanno
se sia mai possibile. La chiesa è cosi attenta ai bisogni degli
"ultimi", dei "piccoli"....Certo! E come potrebbe fare
altrimenti? La chiesa ha bisogno delle nostre miserie, delle nostre difficoltà,
della nostra infelicità. Essa se ne nutre, e noi manco ce ne rendiamo conto. Promette
la felicità nell'al di là e intanto si nutre della nostra infelicità in questo
mondo. La chiesa di fronte alle calamità e ai bambini che muoiono di fame non
fa che pregare e pregare. I problemi però non si risolvono pregando. La chiesa
faccia ciò che ha detto Gesù: "Va e vendi ciò che possiedi. Il ricavato
dallo ai poveri". Ebbene si ha la netta impressione che le gerarchie
vaticane di fronte alle miserie umane.....preghino troppo e facciano troppo
poco. Quel poco che fanno è davvero un' inezia rispetto al molto che potrebbero
fare. Il mondo non cambia con le preghiere, ma con i fatti concreti. La chiesa
ha un patrimonio finanziario, artistico ed immobiliare di inestimabile valore;
per non parlare di tutti i privilegi e dei benefici fiscali di cui gode a Roma
e su tutto il territorio nazionale! Ma non c' è verso di ottenere un aiuto
concreto se si fa eccezione delle associazioni caritatevoli che, si, fanno
qualcosa. ma è comunque molto poco rispetto alle potenzialità finanziarie del
vaticano. E del resto, le ricchezze vaticane hanno molto poco di evangelico.
Basti pensare che le scarpe rosse del papa costano 1.200 euro. Un oltraggio
alla miseria e ai milioni di famiglie in Italia che vivono al di sotto della
soglia di povertà. Ad ogni modo sia chiaro: la mia non vuole essere una critica
alla credenza: non ho alcuna intenzione di "sconvertire" chicchessia.
Voglio solo mettere l'accento sul carattere pernicioso della teologia cattolica
rispetto all'amore e all'attenzione verso i bisogni affettivi dei bambini. La
chiesa non si cura affatto dei motivi e delle cause che rendono l'uomo adulto
così violento e distruttivo, ma si "cura" solo delle conseguenze e
degli effetti sull'uomo, sull'ambiente, sulla società di questo
"male" che ritiene incistato nell'uomo fin dalla nascita. Dal momento
che ritiene il "male" un eredità biologica (teologicamente fondata),
non ha idea delle cause relazionali e affettive che danno origine al
"male" e alla "violenza". La teologia cattolica ha liquidato
il male come il prezzo del peccato. Quindi si occupa degli effetti distruttivi
sull'umo e sulla società. La teologia cattolica propugna, orgogliosamente, il
sacrificio del figlio di Dio senza che nessuno si chieda perchè mai la presunta
"salvezza" degli uomini debba passare per il 'sacrificio" del
figlio. Nessuno uomo(sano di mente) farebbe nascere un proprio figlio per votarlo alla morte per il
bene dei "suoi figli traviati". Come è possibile che Dio si serva del
proprio figlio, utilizzandolo come un mezzo, uno strumento, per un (supposto)
vantaggio di altri. Non voglio, qui, discutere della 'logica divina' che resta
comunque, opinabile; ma tutto ciò veicola un "messaggio" errato su
cui gli uomini hanno costruito per secoli la loro idea pedagogia: i bambini
sono egoisti, cattivi e piccoli tiranni. I "buoni" genitori devono
'educarli' a suon di botte e privazioni per estirparne la gramigna dal loro
animo "peccatore". Eh si. Perché si sappia bene: gli uomini nascono
con uno stigma innato, una "macchia ereditaria": il peccato originale.
Non ci si stupisce
della poca o scarsa attenzione verso i bisogni affettivi e relazionali di ogni
bambino nonché delle cause affettivi e relazionali del malessere che affligge
gli uomini. Ma c'è un altro punto che dovrebbe toccare qualunque essere umano perché
offende la propria dignità: abbiamo proprio bisogno che qualcuno stia sempre lì
a ricordarci che l'amore costruisce mentre l'odio distrugge? Ma ci ha davvero
presi per un "gregge di pecore" microcefale che senza il loro pastore
non sanno dove andare? Ciò offende la propria intelligenza e la propria
dignità. La chiesa si ostina a non voler comprendere le radici del male perché
ciò porrebbe fine alla sua stessa ragion d'essere e al l'agognato controllo
mondiale su oltre un miliardo di fedeli. La comprensione delle origini del male
metterebbe fuori uso i capisaldi della dottrina cattolica del "peccato
originale". Il che, lo si comprende bene, sarebbe esiziale per la sua
stessa ragion d' essere. E così tutto continua immutato....alla faccia di
bambini, ormai adulti violenti e distruttivi.....già ma poi l' esistenza del
diavolo verrebbe meno e il buon papa Francesco, qualche tempo fa, ci ha
ricordato che il demonio esiste e influenza gli uomini....Ma si può sostenere
ancora una posizione del genere di fronte all' evidenza che nessun bambino
nasce con un innata pulsione violenta e distruttiva? Io, personalmente,
condanno l'ipocrisia e la patogenetica morale della chiesa con buona pace dei
miei stessi familiari che, cattolici di ferro, sono però insensibili e molto
poco empatici verso la sofferenza dei bambini futuri adulti distruttivi nel
silenzio omertoso della società. Tuttavia se la chiesa cattolica ha tanto
seguito è perchè ci propone un "surrogato affettivo" di cui sentiamo
il bisogno per dare "un senso" al nostro vuoto interiore e ad una
precarietà della vita che tanto ci disturba. Ci offre la "certezza"
di una realtà metafisica mentre non ci dà alcuna certezza su questa nostra
realtà. Ci offre "Il suo senso della vita" perchè la vita all'uomo,
infelice e disconnesso dalle proprie radici vitali, sembra del tutto insensata.
Per concludere la
chiesa non ci offre la soluzione dei mali che affliggono l'uomo, ma ci offre
l'immagine di un Dio dall'amore incondizionato; qualcosa che avremmo avuto il
diritto di avere dalla nascita, ma che ci è stato rubato. Tocca le corde più
profonde dei nostri desideri inappagati e frustrati. La chiesa ci offre un
"sostituto affettivo", un bisogno di accettazione e di affiliazione
che ci è stato precluso da quando eravamo in fasce. Quindi non risolve il
proprio problema interno, lo "surroga" e, nel contempo, lo
'sostiene': senza questa mancanza e ferita primarie essa perderebbe il suo
'humus'. Risultato? Abbiamo rinunciato a pensare, ad esercitare la nostra mente
critica perchè abbiamo delegato la nostra 'esistenza' alla "dottrina"
della chiesa. Ma 'esistere' non è 'vivere'. Il non riconoscimento da parte
delle figure affettive e significative della nostra irripetibile 'soggettività'
ci rende 'estranei a noi stessi' , insicuri e manipolabili. Volete davvero che
la chiesa rinunci ad una siffatta umanità sofferente ed infelice? Non lo può
fare poiché ciò aprirebbe gli occhi ai suoi fedeli che abbandonerebbero le sue
fila.....e le gerarchie cristiane vedrebbero assottigliarsi il loro potere, il
loro 'controllo' sulla mente di oltre un miliardo di cristiani....e il mondo
continua ad andare peggio...per fortuna della chiesa cattolica!
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